lunedì 11 gennaio 2016

Sospeso

Oggi è morto David Bowie,
che si aggiunge alla dipartita di Lemmy,
di Scott Weiland,e,
non per ultimo,
di mio padre.

Il bisogno di scrivere si mischia a questa totale accettazione passiva di questi momenti.

Sono i momenti in cui ti senti strano,non sai cosa provare
...o almeno,non riesci a definire quello che stai sentendo
...vorrei poter dire che mi sento arido,ma non è così.

Vorrei poter dire che sono incazzato,ma non è affatto così.

Depresso?Triste?

...ma neanche per sogno!

Deluso?
Forse...magari più deluso dal fatto che mi sono illuso,
per anni ed anni,
di poter prendere in mano la mia vita
e trasformarla come meglio credevo.

Un qualsiasi saggio che va per la maggiore sui social (chi non lo è oggi?)
continuerebbe a dichiarare stupidamente che,
se uno vuole,
la vita se la cambia eccome.

...e se uno non sa come cambiarla?

Mettiamo caso che stia provando strade diverse,
dall'approccio alla ricerca del lavoro al rapporto con le cose di tutti i giorni,
la positività,
la tendenza a voler essere felice,
la fiducia in un futuro migliore etc. etc.
 ...perchè le cose,comunque,non cambiano?

Mi piacerebbe prendere il filosofo di turno,
il saggio,
il tizio che ha scoperto la formula della realizzazione sputtanando una vita e dedicandosi anima e corpo ai suoi sogni (sul modello di "Into The Wild"),
appenderli al muro e dire loro :
 "Com è che se io non mi sento troppo vecchio ed inutile per lavorare,
alla fine finisce che risulto troppo vecchio ed inutile per ogni cosa?"

Tutti a dirmi che dovrei continuare sulla mia strada.

La mia strada mi ha portato a sposare un angelo che ora (purtroppo) mi mantiene
perchè ho deciso di sacrificare il lavoro per valori più 'nobili'
come il rispetto di me stesso e della mia salute fisica e mentale.

Nonostante ciò mi sento una merda.

Mi sento una merda soprattutto nei confronti di Chiara,che vorrebbe una vita più tranquilla,
ed invece mi vede ciondolare come uno stronzo in casa con la faccia di uno che pensa al peggio,
e invece nella mia testa non c'è nulla...
...passa solo il vento,il silenzio...
...la mia mente sembra spenta,come se fossi in stand by,
come se l'unica cosa che mi accendesse fosse il sorriso di Chiara,
i suoi resoconti della giornata al lavoro,
il suo dolce appoggiarsi a me,come a cercare conforto.

Ed io mi sento come una torre da difesa che sente ogni tanto lo scrocchiare delle travi,
che sente la paura di crollare da un momento all'altro.

...sono quei momenti in cui echeggia nella mia testa,per motivi inspiegabili,
la cover di "The Ship Song" di Nick Cave rifatta dai Pearl Jam.

Mi chiedo cosa farebbe papà al mio posto...
...e la cosa che mi fa incazzare è che non so cosa rispondere...
...cosa avrà fatto mio padre,quando ha visto morire uno ad uno i suoi idoli ispiratori?

Cosa avrà fatto mio padre quando non sapeva cosa pensare,
quando si metteva in discussione,
quando cercava un appiglio per uscire fuori dalla merda che lo stava sommergendo?

Come ci è riuscito?

Con quale cazzo di consapevolezza si arriva a determinare che la vita adesso cambia?

Con quale maledetto straccio di prova tangibile può una persona dire
che la vita sta piegandosi al tuo volere?

La mia vita è cambiata?

Sicuramente.

Il destino,o chi per lui,
mi ha fatto incontrare Chiara,
quando oramai in me aveva fatto capolino il fantasma della solitudine interiore...
...e la mia vita è cambiata in meglio,
cento,mille volte.

Provare amore come non avevo mai sentito,
sentire che dentro me c'è lei è una delle sensazioni più belle,maestose e incredibili
che abbia mai provato nella mia monotona esistenza.

Ed è per questo che oggi mi sento perso.

Non è questione di gratitudine,
è la voglia di fare la propria parte e non riuscirci
(nonostante gli sforzi)
che mi fa sentire come una parte in avaria di un complesso meccanismo.

Per quanto sappia che avrei da dare molto e tanto
(sia lavorativamente che dal punto di vista artistico e -perchè no- culturale),
ogni giorno mi ritrovo a chiedermi se non ho basato la mia vita
solo su aspettative al di fuori della mia portata,
su illusioni fatte su un sogno banale come "una vita normale"
o "una vita normale con tanta musica,poesia e cultura"...

...non mi sento a mio agio con questa sensazione di sospensione,
questa specie di limbo
che sembra aver deciso di incatenarmi ad una non ben definita fase di attesa o stasi.

Eppure mi muovo,
mi agito,
mi dò da fare,
cerco,spacco il cazzo a tutto il mondo,
chiedo,richiedo al limite della preghiera.

E poi mi incazzo,
mi incazzo come una bestia che sbava
perchè rileggo quello che scrivo
e mi sento il classico italiano medio che parla a vanvera,
fa la vittima a suon di "nessuno mi aiuta,lo stato non aiuta,
sono tutti corrotti ignoranti merde!"
...e mi incazzo di più perchè arrivo quasi ad elemosinare il lavoro,
a prostrarmi come un suddito nei confronti di chi ha in mano la mia vita
che un giorno è sotto la forma di un contratto a chiamata per fare il lavapiatti,
il giorno dopo è un'inculata pazzesca da vendita piramidale con contratto a provvigione
che ti viene rifilato sotto banco mascherato da offerta come magazziniere.

In entrambi i casi,va comunque male,
perchè sono troppo vecchio per lavare i piatti,
e troppo intelligente per farmi inculare
da una misteriosa società che cambia numero telefonico ogni mese
e dopo un briefing su di un autobus per le vie di Genova
ti lascia a fare in culo in una strada che non conosci
perchè non te la senti di andare a rifilare di pacchi
agli anziani o ai meno abbienti abbagliati dalle vendite door to door.

Concorsi,iscrizioni,disoccupazione che non ho perchè ho deciso di respirare.

E poi penso a papà.

E dopo arriva una stretta al cuore,
mi brillano gli occhi.

Tra un'ora Chiara arriverà a casa,
le preparerò un caffè,le chiederò com è andata la giornata,
le starò vicino,
ed il mio cuore e la mia anima,
in quel momento,
saranno svegli,vigili,attivi ed elettrici.

Domani staremo a vedere.