mercoledì 27 febbraio 2013

Lode(n) al nano


mi permetto di lodare il nano.lo lodo davvero perchè,che se ne dica,è riuscito in quello che nessuno credeva : un pluricriminale che spazza via l'ennesima sinistra pecorona e sottilmente legata a lui,torna ad incidere sulle sorti del nostro paese dopo 16 anni di nefandezze ed orrori civili.E tutto questo a botte di TELEVISIONE.
a quel maledetto devo tributare l'onore di aver vergognosamente mostrato che,almeno nella percentuale di chi lo ha votato (ed è davvero grossa,per come era messo il PDL prima del suo infausto ritorno),crediamo ancora al Mulino Bianco,alla banca con i cerchi nel deserto,a idoli dal buco in testa come Maurizio Corona,Lapo Elkan,Ruby Rubacazzi.Sanremo è qualità,X Factor la mecca del talento,Amici e c'è Posta Per Te sono i nostri più intimi confidenti,perchè ci piace piangere in pubblico,ci piace l'occhio di bue,ci piace essere protagonisti tutti i giorni...che ce lo permetta un fatto criminoso,una scopata col pezzo grosso con moglie e figli e governo a carico,la voglia di riscatto davanti a tutti gli italiani che ci sono in onda o una sparata talmente grossa da rimanere negli annali della coglionata.non importa,noi dobbiamo esserci nel bene o nel male...e sia bene che male oramai sono diventati fattori talmente soggettivi...filtrati tutto da telecamere,dove ti puoi permettere di andare a rompere i coglioni alle 4 del mattino ad una famiglia sfollata dal terremoto che dorme in macchina insistendo tra l'altro che l'italia vuole sapere...in momenti come questi mi chiedo solo dove sta per me il "giusto" e lo "sbagliato",e nel 90% delle volte quello che viene filtrato dai media in generale è una rappresentazione esattamente contraria dei valori che io sento di avere e dei sentimenti che sento di provare.

negli ultimi 16 anni questo tizio ha massacrato la mia idea di famiglia,di società,di politica,e me li ha portati davanti tutti i giorni 24 su 24 non stop...quello che mi trasmette non è la figura di nuovo duce,piuttosto la sensazione di essere davanti ad un grande impresario che scrittura tutti quanti e fa fare loro la parte che gli aggrada di più.come investito di poteri divini,come un dio che manovra teste,opinioni,tutto con la mano sul portafoglio ed il cuore all'ossessione di avere tutto,di essere immune da tutto...peggio di un duce,peggio di un dittatore : un dio.
quante volte per colpa sua,mi sono domandato se le scelte che ho fatto come uomo,come artista,come semplice cittadino e anche come "single" fossero state sbagliate ; se i modelli così bidimensionali che lui regala e a cui milioni di persone hanno creduto e continuano a credere non fossero la scelta giusta.

poi mi guardo allo specchio,e penso che se finissi in tv a farmi giudicare da Morgan o a parlare con Barbara D'Urso,sarei una persona davvero,davvero,davvero infelice.

il potere di quest'uomo deriva dalla nostra dipendenza mediatica,da quanto sappiamo attraverso un sistema di informazioni codificate apposta per farci assomigliare a lui.meno potenti,s'intende.

cambiare la testa,bisogna cambiare la testa.

domenica 10 febbraio 2013

VOTA ed.!!!


non sono un politico,ma nessuno di loro può fare questo tipo di promessa.
io,boriosamente,sì.



venerdì 8 febbraio 2013

DOWNLOAD : PICTURES!!!

Dal lontano periodo 2003/2004 ecco una delle mie più assurde idee.

Non so cosa fu a scatenare l'idea.forse il fatto che avevo trovato nella contemplazione dei quadri e nelle vite di alcuni pittori una specie di rifugio intellettuale dove poter sfogare una certa vena sperimentale che non riusciva a trovare campo o spazio nella dimensione musicale in cui mi trovavo a quei tempi.
 In quel periodo sentivo la necessità di dare un'idea del suono inteso come forma a sè stante,non come facente parte di un'ideale sequenza ritmica,o di una canzone.
Non c'era la ricerca della melodia,ma della definizione del suono come 'ambiente' (sì,in quel periodo leggevo molto John Cage,ascoltavo molto Fluxus e simili e scrivevo cose che ancora oggi mi sfuggono nelle intenzioni).
Più che di ricerca,non essendo un esperto in materia e nemmeno uno strumentista per lo meno mediocre,avevo molti concetti che trovavano molta difficoltà nella pratica.
La mia ignoranza strumentale era pressocchè abissale,suonavo la chitarra come la suono ancora oggi (ossia da cane bastonato) e l'unica cosa che mi premeva era usare tanti,tantissimi suoni,tantissimi effetti e diverse distorsioni...in contemporanea mi dedicavo alle biografie di pittori che da sempre mi avevano affascinato per il grande acume visivo e visionario,a partire da Magritte per arrivare agli spazialisti,passando per simbolisti,impressionisti...ogni cosa che colpiva la mia vista ed il mio sentimento si spostava sulla biografia di questo o quell'artista,senza soluzione di continuità o di metodo.
Una specie di anarchia intellettuale che mi portava ad assorbire tutto come una spugna...accumulavo visioni,idee,assurdità mentali e filosofiche...
Una sera di primavera,tornando a casa,come d'istinto attaccai chitarra e pedaliera al computer,e mi misi davanti allo schermo con sul desktop "Composizione II in Blu,Giallo e Rosso" di Mondrian.
Mi sentivo come dentro uno spazio infinito,che contemplasse una quadricromia che si estendeva oltre la tela e piano piano si muoveva,in maniera atonica ed aritmica...come a definire un 'non movimento' che in realtà si spostava in una dimensione diversa da quella percepita dall'orecchio o dall'occhio...era una percezione intima,profonda,quasi inventata di sana pianta.

Non avevo idea di quello che stavo facendo,ma sentivo che era quello che volevo sentire attraverso le cuffie attaccate al pc.

Da quella notte,e da altre seguenti (circa una settimana/dieci giorni) nacque "Pictures",una personalissima confusione che aleggiava dentro me e che dava sfogo a ciò che a parole non riuscivo a descrivere...una 'sana ignoranza' che però non mi faceva sentire idiota,stupido o non meno talentuoso o capace...era un'istintiva ricerca del mio 'io ambientale' di ciò che a parole riesce difficile descrivere,come quelle idee istantanee che se non le catturi subito durano il battito d'ali di una farfalla,e poi scompaiono.

Sia chiaro,credo ancora oggi che nessuno apprezzerà questo lavoro,ed è comprensibile...non credo sia possibile apprezzarlo perchè è solo frutto di un concetto più mentale che sonoro,un po' come i quadri e le opere dell'avanguardia,dove il concetto viene prima della forma.
Per carità,non credo di essere all'altezza di poter definire questa cosa un'opera 'di concetto',ma è stato forse un tentativo personale ed intimo di 'sonorizzare' la mente ed il pensiero,partendo dal presupposto che ho cercato di vedere la chitarra come un mezzo,e non come uno strumento...che è poi un modo per dire che,non sapendola suonale,mi sono arrangiato con le lacune che ancora oggi mi porto dietro :D

Se avete coraggio,o gusto per il rumore che dir si voglia,il download è qui.
Buon (si fa per dire) ascolto.

Pictures


giovedì 7 febbraio 2013

DOWNLOAD : GHOSTS EP!!!!

in attesa di completare il mio album solista,il fatidico primo disco dei Ricochet,ed altre puntate di edRadio,potete scaricare il download di "Ghosts Ep",un lavoretto composto tra il 2006 ed il 2007 e che ripropongo con un nuovo artwork (minimale,s'intende).

La tracklist...beh,quella ve la sentite...ci sono un po' di cosette recuperate qua e là da vecchi demo,alcune covers,pezzi sperimentali e un paio di malattie mentali che mi piacciono ancora.

Buon download!!!

Ghosts Ep


mercoledì 6 febbraio 2013

"AFTERNOONS" : Nuovo Demo dal prossimo album solista!!!



una piccola demo,registrata in poche ore.
spero la gradirete.

AFTERNOONS

your twisted make up
have reached me
cannot escape
from this afternoon...

...have you heard something?
...I don't move an inch...
...I stare at the ceiling,
you look out the window...

raise your arms to the sundown,
can you feel this reflection?
oh,raise your arms to the sundown...
...I'm falling asleep...

your grin...
your demons...
my weakness grows,
but I won't give up...

...you're beautiful...

I'm smiling...again...

venerdì 1 febbraio 2013

edRadio : ATTACK OF edRadio ON MIXCLOUD!!!!


STRALCI DI LIBRI MAI INIZIATI - N° 2


"alla fine,se guardi bene qualcosa ci è comunque rimasto",
disse alla ragazza con la maglietta blu,
"abbiamo questi pezzi,e non è poco
...certo,
non è tutto oro ciò che brilla,
ma ci sono rimaste le parole,
conflitti generazionali
...dai,
quelli ce li siamo vissuti.

di cosa vive adesso questa gente?

è tutto di plastica,ha il sapore di metallico,
di perfetto,disentitoerisentitotritoeritritomaccazz...

cioè,
qual è il problema?

volete ballare?e ballate!
ma chi ve lo impedisce?

il bello è che poi guardano me e pensano ‘ohcristoquestoquanoncistadentro’

...e i contenuti?

insomma,
qualcosa di fisico,di presente?dove?
dimmi dove,adesso poi!".

era lì lì sull'orlo,
un altro amaro e la situazione si sarebbe fatta molesta.

lei
-la ragazza con la maglietta blu-
aveva gli occhi fissi sul bicchiere,
ascoltava,
ascoltava tutto.
e nella sua testa intanto immagini confuse di colori e suoni giravano,
e piano piano si facevano in bianco e nero.

si girò a gurdarlo come se si aspettasse qualcuno dietro di lei,
come se sapesse che stava aspettando proprio quel momento.

prese il bicchiere con due mani,
si girò ed andò ad appoggiarsi contro il suo petto,
vita contro vita,
occhi dentro agli occhi.

riusciva a vedere tutto quel nero dentro di lui,
eppure,
pensava che fosse una cosa bellissima.