lunedì 13 novembre 2017

edRadio Plays Again!


Secondo appuntamento con edRadio.

Puntata in forma ridotta in segno di protesta
contro l'esibizione di Giuseppe Povia
che si terrà il 23 Novembre 2017
presso il Bohnfim 2.0 di Genova Nervi.


Keep On Rockin'!!!




lunedì 23 ottobre 2017

edRadio is back!!!

edRadio ritorna!!!

Finalmente edRadio ricomincia a trasmettere (anche se momentaneamente in differita...) : la prima puntata del nuovo percorso è disponibile su Mixcloud.

Come sempre edRadio vi porterà in giro per tanti generi musicali : artisti e bands di ogni tipo,pezzi live,b-side,bootleg e curiosità a bizzeffe!

non perdetevi questo inizio e le prossime tappe di questo nuovo viaggio,

Keep on Rockin'!!!




lunedì 11 gennaio 2016

Sospeso

Oggi è morto David Bowie,
che si aggiunge alla dipartita di Lemmy,
di Scott Weiland,e,
non per ultimo,
di mio padre.

Il bisogno di scrivere si mischia a questa totale accettazione passiva di questi momenti.

Sono i momenti in cui ti senti strano,non sai cosa provare
...o almeno,non riesci a definire quello che stai sentendo
...vorrei poter dire che mi sento arido,ma non è così.

Vorrei poter dire che sono incazzato,ma non è affatto così.

Depresso?Triste?

...ma neanche per sogno!

Deluso?
Forse...magari più deluso dal fatto che mi sono illuso,
per anni ed anni,
di poter prendere in mano la mia vita
e trasformarla come meglio credevo.

Un qualsiasi saggio che va per la maggiore sui social (chi non lo è oggi?)
continuerebbe a dichiarare stupidamente che,
se uno vuole,
la vita se la cambia eccome.

...e se uno non sa come cambiarla?

Mettiamo caso che stia provando strade diverse,
dall'approccio alla ricerca del lavoro al rapporto con le cose di tutti i giorni,
la positività,
la tendenza a voler essere felice,
la fiducia in un futuro migliore etc. etc.
 ...perchè le cose,comunque,non cambiano?

Mi piacerebbe prendere il filosofo di turno,
il saggio,
il tizio che ha scoperto la formula della realizzazione sputtanando una vita e dedicandosi anima e corpo ai suoi sogni (sul modello di "Into The Wild"),
appenderli al muro e dire loro :
 "Com è che se io non mi sento troppo vecchio ed inutile per lavorare,
alla fine finisce che risulto troppo vecchio ed inutile per ogni cosa?"

Tutti a dirmi che dovrei continuare sulla mia strada.

La mia strada mi ha portato a sposare un angelo che ora (purtroppo) mi mantiene
perchè ho deciso di sacrificare il lavoro per valori più 'nobili'
come il rispetto di me stesso e della mia salute fisica e mentale.

Nonostante ciò mi sento una merda.

Mi sento una merda soprattutto nei confronti di Chiara,che vorrebbe una vita più tranquilla,
ed invece mi vede ciondolare come uno stronzo in casa con la faccia di uno che pensa al peggio,
e invece nella mia testa non c'è nulla...
...passa solo il vento,il silenzio...
...la mia mente sembra spenta,come se fossi in stand by,
come se l'unica cosa che mi accendesse fosse il sorriso di Chiara,
i suoi resoconti della giornata al lavoro,
il suo dolce appoggiarsi a me,come a cercare conforto.

Ed io mi sento come una torre da difesa che sente ogni tanto lo scrocchiare delle travi,
che sente la paura di crollare da un momento all'altro.

...sono quei momenti in cui echeggia nella mia testa,per motivi inspiegabili,
la cover di "The Ship Song" di Nick Cave rifatta dai Pearl Jam.

Mi chiedo cosa farebbe papà al mio posto...
...e la cosa che mi fa incazzare è che non so cosa rispondere...
...cosa avrà fatto mio padre,quando ha visto morire uno ad uno i suoi idoli ispiratori?

Cosa avrà fatto mio padre quando non sapeva cosa pensare,
quando si metteva in discussione,
quando cercava un appiglio per uscire fuori dalla merda che lo stava sommergendo?

Come ci è riuscito?

Con quale cazzo di consapevolezza si arriva a determinare che la vita adesso cambia?

Con quale maledetto straccio di prova tangibile può una persona dire
che la vita sta piegandosi al tuo volere?

La mia vita è cambiata?

Sicuramente.

Il destino,o chi per lui,
mi ha fatto incontrare Chiara,
quando oramai in me aveva fatto capolino il fantasma della solitudine interiore...
...e la mia vita è cambiata in meglio,
cento,mille volte.

Provare amore come non avevo mai sentito,
sentire che dentro me c'è lei è una delle sensazioni più belle,maestose e incredibili
che abbia mai provato nella mia monotona esistenza.

Ed è per questo che oggi mi sento perso.

Non è questione di gratitudine,
è la voglia di fare la propria parte e non riuscirci
(nonostante gli sforzi)
che mi fa sentire come una parte in avaria di un complesso meccanismo.

Per quanto sappia che avrei da dare molto e tanto
(sia lavorativamente che dal punto di vista artistico e -perchè no- culturale),
ogni giorno mi ritrovo a chiedermi se non ho basato la mia vita
solo su aspettative al di fuori della mia portata,
su illusioni fatte su un sogno banale come "una vita normale"
o "una vita normale con tanta musica,poesia e cultura"...

...non mi sento a mio agio con questa sensazione di sospensione,
questa specie di limbo
che sembra aver deciso di incatenarmi ad una non ben definita fase di attesa o stasi.

Eppure mi muovo,
mi agito,
mi dò da fare,
cerco,spacco il cazzo a tutto il mondo,
chiedo,richiedo al limite della preghiera.

E poi mi incazzo,
mi incazzo come una bestia che sbava
perchè rileggo quello che scrivo
e mi sento il classico italiano medio che parla a vanvera,
fa la vittima a suon di "nessuno mi aiuta,lo stato non aiuta,
sono tutti corrotti ignoranti merde!"
...e mi incazzo di più perchè arrivo quasi ad elemosinare il lavoro,
a prostrarmi come un suddito nei confronti di chi ha in mano la mia vita
che un giorno è sotto la forma di un contratto a chiamata per fare il lavapiatti,
il giorno dopo è un'inculata pazzesca da vendita piramidale con contratto a provvigione
che ti viene rifilato sotto banco mascherato da offerta come magazziniere.

In entrambi i casi,va comunque male,
perchè sono troppo vecchio per lavare i piatti,
e troppo intelligente per farmi inculare
da una misteriosa società che cambia numero telefonico ogni mese
e dopo un briefing su di un autobus per le vie di Genova
ti lascia a fare in culo in una strada che non conosci
perchè non te la senti di andare a rifilare di pacchi
agli anziani o ai meno abbienti abbagliati dalle vendite door to door.

Concorsi,iscrizioni,disoccupazione che non ho perchè ho deciso di respirare.

E poi penso a papà.

E dopo arriva una stretta al cuore,
mi brillano gli occhi.

Tra un'ora Chiara arriverà a casa,
le preparerò un caffè,le chiederò com è andata la giornata,
le starò vicino,
ed il mio cuore e la mia anima,
in quel momento,
saranno svegli,vigili,attivi ed elettrici.

Domani staremo a vedere.

giovedì 10 dicembre 2015

La mia prima notte nella stanza N°8

La prima volta a fare la notte in ospedale.
Papà è stato ricoverato in Hospice,a Chiavari.

Stanza N°8.
Non avrei mai pensato di trovarmi qui.

Forse è l'occasione peggiore per ricominciare a scrivere,ma in qualche modo uno deve anche sfogarsi,deve avere un modo per esorcizzare i suoi demoni.

Nel giro di un mese papà non è più quell'uomo che,nonostante un tumore al polmone,riusciva a trovare la forza di lottare.Non ha smesso la battaglia,no...ma quando il tumore arriva laddove risiede la mente ed il pensiero,allora la battaglia è una specie di missione kamikaze.

La lotta è diventata una sorta di gioco al massacro.

Mentre dorme lo sento alternare borbottii e respiri a tratti affannosi.

Lo confesso,mi giro spesso a guardarlo per capire se mi lascerà ora o se continuerà questa sorta di imboscata chissà per quanto.
E' dimagrito all'osso,sembra un deportato nei campi di lavoro ai tempi del reich.

Prima di quest'oggi le mie notti erano insonni...quell'ombra che ogni tanto mi appariva nei sogni come a sfidarla è ricomparsa improvvisamente qualche giorno fa,in un delirio di sogno che pareva un incubo tanto non riuscivo a trovare un metodo per tenere a bada un cocker che si infilava nel mio appartamento,mentre Bliss mi si strusciava dietro le gambe ed una specie di spinone nero dagli occhi lucidi tentava di carpire la mia attenzione mettendomi le sue zampe addosso come a volermi fare le feste.

Mi sono svegliato come a chiedere a Chiara se anche lei avesse sentito quel ringhio che proveniva da dietro di me,un ringhio che aveva pochissimo di umano e molto di drago demoniaco della peggior fattura.

Chiara dorme,poi si gira su un fianco.
Tento di riaddormentarmi,e la stringo a me come a cercare un appiglio...e mi trovo a guardarle la nuca,ad annusarle i capelli come a volermi inebriare del suo profumo.

In quel momento la mente mi si riempie di pensieri che mi fanno quasi capitolare in un pianto silenzioso...mi viene da pensare come può essere che senta l'attenzione di questa tragedia che sta investendo la mia vita in mezzo a tutte queste tragedie che si stanno susseguendo lungo tutto il pianeta...mi chiedo come è possibile che tutto questo stia avvenendo ora,in questi giorni,mentre il mondo sconvolto dall'idiozia del terrore che noi stesi abbiamo contribuito a creare si avvicina a celebrare la presunta nascita di cristo,mentre il Papa apre la porta santa e ci ritroviamo a festeggiare il fottuto natale dei consumatori che si concluderà con un capodanno da spesa all'ultimo minuto nell'ipermercato,passando così una buona mezza giornata ad insultare e torturare addetti e cassiere...non ne avessero già abbastanza delle torture a cui sono sottoposti da parte di managers,sindacati e finti proclami di unità.

Mi chiedo se,il fatto che mi sia licenziato per riconquistare la mia dignità di uomo,non mi abbia portato altro che alla disperata constatazione che,seppur massacrato giornalmente da un tizio che crede di essere Che Guevara ma in realtà è un nazista di quelli modello Goebbels,possa aver deciso in fretta e male.

Mi chiedo come e quando succederà che gli uomini come mio padre potranno avere il diritto di riprendersi la loro rivincita in vita,e non morendo in un letto di ospedale,e,grazie a questo,doversi pure sorbire l'ipocrisia di parenti serpenti,di gente che li ha sempre visti come feccia ed ora li piange,di figli che credono sia loro tutto dovuto ed in realtà sono solo degli stronzi egoisti merdosi,di mogli ammattite la cui unica preoccupazione è quella di guardare la tv e non perdersi l'ultima asta televisiva,facendo i conti in tasca per vedere se riusciranno a campare con la pensione del defunto o se riusciranno a cavarsela.

Nessuno che pensa all'adesso.

Tutti che non sono in grado di fare un passo dopo l'altro e mettono in avanti tutto,così,anche se sbagliano,si sono fatti un bel paracadute.

Infami,stronzi,bastardi maledetti.

E poi ci sono io,che vivo l'adesso,che ho Chiara al mio fianco,l'unica che mi stia dimostrando il vero valore della vita,e che sta dimostrando un rispetto nei confronti di un uomo come papà che non ho mai conosciuto prima.
E ci sono gli amici,quelli che ti stanno vicino e che ti chiamano e si fanno in 4 per farti sentire compreso,e anche quelli che non hanno neanche due minuti per prendere il telefono (ipocriti) per chiederti come va.

Ecco come sto vivendo la mia prima notte.

Eppure sono lucido,fermo,credo di aver versato già molte lacrime e di essermi già rotto per bene la testa.Ho fatto i miei discorsi con papà quando era ancora in grado di rimanere lucido quel tanto che bastava per rispondermi.Non ho rimpianti,soltanto molta sete,perchè in questa stanza fa caldo,e devo trovare un distributore di acqua o bibite per rinfrescarmi un po'.

Avrei bisogno di una conclusione geniale ora.
O,almeno,di un'uscita ad effetto per far capire che,anche se mio padre sta morendo,la so prendere con il giusto stile.

E invece no.

Credo che chiuderò e basta,uscirò a cercare la fottuta acqua,e tornerò a dormire di fianco a mio padre,nella stanza N°8.

giovedì 2 aprile 2015

SONO TORNATO (A TRATTI)

Guardo la data del mio ultimo post : 8 Giugno 2014.

Passa il tempo,cambiano le cose,ci si evolve o involve a seconda dei casi.

Già,ne sono successe di cose.

Mi sono sposato,è arrivato il primo disco dei Betrayers,alluvioni,governo infame,razzisti,nazisti impuniti,mafiosi,incidenti aerei,mio padre che lotta contro una malattia e lo fa con grinta e decisione,la morte del mio amico Paco,che per 9 anni è stato il fedele compagno di vita della mia famiglia.

Una lacrima mi scende...è inutile,sono sensibile verso queste cose,non ci posso fare un bel niente.

E intanto mi chiedo perchè sono tornato a scrivere su questo blog proprio ora,ora che ho montagne di cose in testa e che allo stesso tempo non ho voglia di elencare,descrivere,raccontare.

La realtà è che troppe cose insieme creano un surplus di informazioni che diventano difficili da gestire,anche solo a livello telematico in un blog,e forse mi sono troppo occupato di esternare la rabbia che ho nei confronti del governo Renzi,dei sindacati attaccati alla poltrona e del mondo del lavoro che oramai frequento con l'idea di sostanziale accettazione che l'ho presa nel culo e difficilmente la situazione cambierà all'interno della realtà della cosiddetta 'grande distribuzione organizzata' che a me sembra tanto un ritorno agli anni in cui si minacciava con il lavoro piuttosto che vedere il lavoro come una possibilità di inserirsi positivamente nel grande ciclo della 'vita sociale'.

Eppure ho che di gioire,a modo mio.

Ho una compagna per la quale non solo provo un amore incondizionato e vero,scevro da consuetudini e sofismi sociali di bassa lega,ma per la quale ho un rispetto ed un'ammirazione infinita,per come affronta ogni giorno con l'idea che i propri pensieri e la propria voglia di cambiare le cose (anche nel loro piccolo) siano un pensiero concreto e fattibile.
Mi sono sposato circondato dalle persone più care,amici di lunga data e compagni di musica (Ricochet e Betrayers) che vanno avanti con i loro alti e bassi;una cerimonia che ha visto nella sua semplicità e concretezza l'unirsi di due belle e grandi famiglie che hanno nella loro storia fatta di lotte e legami particolari la loro forza.
Un matrimonio lontano dalle abitudini cristiane e cattoliche della Chiesa,svoltosi in comune proprio perchè crediamo che siano i diritti (oltre che i doveri) di una coppia a costruire la base di un solido legame basato,oltre che sui sentimenti veri,sul rispetto reciproco e sul sostegno dei propri sogni e del proprio tendere alla felicità comune e personale.





Ho realizzato,con i Betrayers,il fatidico primo disco,dal titolo "Raging Sounds" (le cui informazioni le trovate alle pagine dedicate alla band : Betrayers e  Betrayers Genova ),un disco che racchiude in 33 minuti 10 pezzi registrati al Greenfog Studios tutta la nostra voglia di rock e sue derivazioni stoner e metal senza fronzoli,diretti e impregnati di sudore,rabbia,voglia di uscire allo scoperto e di suonare live senza troppe menate.Il video del singolone "Soul Wreck" (qui sotto) è frutto di ore ed ore di home made sbattimento,e sta riscuotendo un discreto numero di visualizzazioni.



C'è molta carne al fuoco,come il mio fatidico secondo disco che per ora è rimasto lì in attesa di avere il tempo di poter essere portato a termine;un disco intitolato "The Scotland Sessions",registrato durante il nostro viaggio di nozze on the road in Scozia;alcune poesie basate su un nuovo metodo di scirttura (un po' estemporaneo ed altalenante) che potrebbero trasformarsi in un libro;l'ennesimo tributo ai miei adorati anni '90 col progetto Smells che ci vedrà in concerto il 4 Aprile al Circolo Randal di Sestri Levante...ed altre idee sparse che per ora si accumulano e che forse,con la dovuta lentezza e calma,troveranno spazio di realizzazione,come edRadio che da molto tempo (quasi un anno) è fermo a causa di problemi non solo di licenze streaming,ma anche di orari dovuti ai troppi impegni che la vita ti fa affrontare.
E poi c'è anche l'idea di cambiare qutesto blog,di tornare agli stralci di libro mai finiti o delle mie consuete arringhe contro il sistema e le sue deformi facce.

...la verità è che a volte non ho proprio voglia di stare qui a scrivere cosa penso,la verità è che a volte non è che mi interessi davvero se,come diceva qualcuno "la gente ti legge e tu hai un dovere verso chi viene sul tuo blog" (ma se davvero mi leggessero,questo blog non sarebbe conosciuto?non diventerebbe un lavoro ed un impiego,per modo di dire,col quale rapportarmi?),o forse mi interessa ma solo a tratti...non lo so,davvero non lo so.

molte volte,in questi mesi,sono tornato qui,scrivendo e cancellando,sfogandomi e poi facendo finta di non averlo fatto,e per quanto spesso mi infili con qualche status sui social network piuttosto che prolungare in maniera concreta e più oggettiva i miei pensieri su questa pagina,vorrei creare uno spazio da poter gestire in maniera più consona e con frequenza regolare...per ora arrivo qui quando me la sento,sputo sentenze,scrivo quello che mi passa nel cervello e nell'anima e poi magari scompaio per un po'...credo che in fondo se non dò notizie qua o in rete,se non a tratti,sia anche perchè ho da affrontare la realtà,e chi mi legge forse lo sa...la realtà riempie più pagine di quante ne possa riempire un blog.

ci sentiamo quando e se ritorno.

Rock on' !