venerdì 8 febbraio 2013

DOWNLOAD : PICTURES!!!

Dal lontano periodo 2003/2004 ecco una delle mie più assurde idee.

Non so cosa fu a scatenare l'idea.forse il fatto che avevo trovato nella contemplazione dei quadri e nelle vite di alcuni pittori una specie di rifugio intellettuale dove poter sfogare una certa vena sperimentale che non riusciva a trovare campo o spazio nella dimensione musicale in cui mi trovavo a quei tempi.
 In quel periodo sentivo la necessità di dare un'idea del suono inteso come forma a sè stante,non come facente parte di un'ideale sequenza ritmica,o di una canzone.
Non c'era la ricerca della melodia,ma della definizione del suono come 'ambiente' (sì,in quel periodo leggevo molto John Cage,ascoltavo molto Fluxus e simili e scrivevo cose che ancora oggi mi sfuggono nelle intenzioni).
Più che di ricerca,non essendo un esperto in materia e nemmeno uno strumentista per lo meno mediocre,avevo molti concetti che trovavano molta difficoltà nella pratica.
La mia ignoranza strumentale era pressocchè abissale,suonavo la chitarra come la suono ancora oggi (ossia da cane bastonato) e l'unica cosa che mi premeva era usare tanti,tantissimi suoni,tantissimi effetti e diverse distorsioni...in contemporanea mi dedicavo alle biografie di pittori che da sempre mi avevano affascinato per il grande acume visivo e visionario,a partire da Magritte per arrivare agli spazialisti,passando per simbolisti,impressionisti...ogni cosa che colpiva la mia vista ed il mio sentimento si spostava sulla biografia di questo o quell'artista,senza soluzione di continuità o di metodo.
Una specie di anarchia intellettuale che mi portava ad assorbire tutto come una spugna...accumulavo visioni,idee,assurdità mentali e filosofiche...
Una sera di primavera,tornando a casa,come d'istinto attaccai chitarra e pedaliera al computer,e mi misi davanti allo schermo con sul desktop "Composizione II in Blu,Giallo e Rosso" di Mondrian.
Mi sentivo come dentro uno spazio infinito,che contemplasse una quadricromia che si estendeva oltre la tela e piano piano si muoveva,in maniera atonica ed aritmica...come a definire un 'non movimento' che in realtà si spostava in una dimensione diversa da quella percepita dall'orecchio o dall'occhio...era una percezione intima,profonda,quasi inventata di sana pianta.

Non avevo idea di quello che stavo facendo,ma sentivo che era quello che volevo sentire attraverso le cuffie attaccate al pc.

Da quella notte,e da altre seguenti (circa una settimana/dieci giorni) nacque "Pictures",una personalissima confusione che aleggiava dentro me e che dava sfogo a ciò che a parole non riuscivo a descrivere...una 'sana ignoranza' che però non mi faceva sentire idiota,stupido o non meno talentuoso o capace...era un'istintiva ricerca del mio 'io ambientale' di ciò che a parole riesce difficile descrivere,come quelle idee istantanee che se non le catturi subito durano il battito d'ali di una farfalla,e poi scompaiono.

Sia chiaro,credo ancora oggi che nessuno apprezzerà questo lavoro,ed è comprensibile...non credo sia possibile apprezzarlo perchè è solo frutto di un concetto più mentale che sonoro,un po' come i quadri e le opere dell'avanguardia,dove il concetto viene prima della forma.
Per carità,non credo di essere all'altezza di poter definire questa cosa un'opera 'di concetto',ma è stato forse un tentativo personale ed intimo di 'sonorizzare' la mente ed il pensiero,partendo dal presupposto che ho cercato di vedere la chitarra come un mezzo,e non come uno strumento...che è poi un modo per dire che,non sapendola suonale,mi sono arrangiato con le lacune che ancora oggi mi porto dietro :D

Se avete coraggio,o gusto per il rumore che dir si voglia,il download è qui.
Buon (si fa per dire) ascolto.

Pictures


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