venerdì 6 dicembre 2013

Buon Viaggio,Signor Mandela.



La prima volta che ho sentito parlare di lui fu attraverso questa canzone.
Avevo tredici anni e lo yuppismo stava morendo,lasciando lo spazio temporale agli ex paninari di potersi riciclare nei nuovi fighetti degli anni '90 di Beverly Hills.

Io sentivo parlare di diritti umani da anni,con le questioni del proselitismo nelle scuole medie a suon di partecipazioni con conferenze nelle aule scolastiche...quando raramente succedeva,si andava a vedere al cinema un docu-film sull'argomento e alla fine c'era il compitino a casa su quello che si era capito.

Masticavo l'inglese da qualche anno,ma non benissimo,e a suon di dizionario mi traducevo quello che mi sembrava o suonava interessante.

"Mandela Day" dei Simple Minds mi colpì musicalmente per la solennità degli arrangiamenti,afro e allo stesso tempo quasi concertistiche o semi operistiche,per lo meno nelle intenzioni.
Per carità,a quegli anni questo tipo di definizioni non sarebbero uscite neanche se le avessi pensate,avevo da poco preso a cantare e non sapevo da che parte girarmi.
Pensai soltanto : "questa canzone è grossa,si gonfia sempre di più".
Mi prese,mi incuriosì,e allora giù di traduzione.
L'attualità a morsi che masticavo per caso mi avevano già parlato di Nelson Mandela,ma non è che ne sapessi molto; questa canzone mi trascinò a volerne sapere di più,e scoprì chi era questo grande uomo.

Ho sempre pensato che uomini come Mandela Nascono sempre,ma pochi,pochi davvero hanno una volontà tanto grande.
Non credo,non credo davvero avrei sopportato un decimo di ciò che ha retto sulle spalle lui.
Ma penso che la vita sia anche questa,penso sia giusto che certe persone portino avanti gli altri grazie alle loro idee illuminate...non credo di parlare di guide,non credo che ci sia bisogno di guide,ma di persone davvero più geniali di altre,che lasciano tracce da seguire e da proseguire.
I leader sono quelli che danno l'esempio,non quelli che dicono ti ''seguirti'',ti dicono "vieni con me".
E' diverso,fottutamente diverso.

Ecco cosa trovai negli anni conoscendo Nelson Mandela,ascoltando e leggendo le sue parole vedevo la forza del leader,ma non quella del ''capo''...uno spirito adamantino e invincibile.
Le barriere che ha spezzato,la dignità con cui ha affrontato le ingiustizie del suo popolo e la sua inesauribile fede nell'uomo...ricordo di una sua intervista che mi lasciò senza fiato,la sua visione del mondo ed il suo modo di parlare,così fiero e al contempo così intelligente mi commossero,mi sentivo parte delle sue parole,in lui avvertivo la compostezza e dignità di chi non ha mai smesso di lottare contro la segregazione.

La sua morte ha forse cancellato il corpo,ma non il suo esempio.

Oggi non muore la lotta,oggi caso mai continua.

Buon viaggio Signor Mandela.

Nessun commento:

Posta un commento